rilevazione degli apprendimenti anno scolastico 2014 – 2015 prova di italiano scuola secondaria di ii grado



Rilevazione degli apprendimenti

Anno Scolastico 2014 – 2015
PROVA DI ITALIANO
Scuola Secondaria di II grado
Classe Seconda
Fascicolo 5

Spazio per l’etichetta autoadesiva
ISTRUZIONI
La prova è divisa in tre parti.
Nella prima parte dovrai leggere quattro testi e poi rispondere alle
domande che li seguono.
Nella maggior parte dei casi le domande hanno già le risposte, e tra
queste tu dovrai scegliere quella che ritieni giusta (una sola),
facendo una crocetta sul quadratino vicino ad essa, come nell’esempio
seguente:
Esempio 1
Qual è la capitale dell’Italia?
A. □ Venezia
B. □ Napoli
C . □ Roma
D. □ Firenze
In qualche caso, però, per rispondere dovrai mettere una crocetta per
ogni riga di una tabella, oppure dovrai scrivere tu la risposta alla
domanda, come nei due esempi che seguono:
Esempio 2
In base al testo che hai letto, quali sono le caratteristiche del
protagonista del racconto?
Metti una crocetta per ogni riga.

No
a) È coraggioso


b) È timido


c) Ama lo studio


d) Gli piace giocare


e) Non sa mentire


Esempio 3
Chi è il protagonista del racconto che hai letto?
Risposta: ........ Enrico .……
Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere; devi scrivere no
vicino alla risposta sbagliata e mettere una crocetta nel quadratino
accanto alla risposta che ritieni giusta, come nell’esempio che segue:
Esempio 4
In quale continente si trova l’Italia?
A. □ In America
N O B. □ In Asia
C. □ In Africa
D . □ In Europa
Nella seconda parte della prova dovrai rispondere ad una serie di
domande di grammatica. Anche qui in qualche caso dovrai scegliere la
risposta giusta fra quelle date, in altri scriverla tu stesso.
Nella terza parte invece dovrai inserire in un testo le parole che
mancano, al posto delle quali è stato messo uno spazio. In ciascuno
degli spazi devi inserire la parola adatta, tenendo conto del resto
della frase.
Esempio 5
LA FATICA
La perdita di ____acqua_____ con il sudore è accompagnata da quella di
sali minerali che altera la capacità delle cellule di trasmettere lo
stimolo nervoso.
Leggi dunque con molta attenzione le domande e le istruzioni su come
rispondere.
Per fare una prova, ora rispondi a questa domanda.
Inserisci al posto dei puntini le stagioni mancanti.
…………………, …………………………, Autunno, ……………………
Per svolgere l’intera prova avrai in tutto un’ora e trenta minuti (in
totale 90 minuti) di tempo.
NON GIRARE LA PAGINA FINCHÉ NON TI SARÀ DETTO DI FARLO!
PARTE PRIMA – TESTO A
Rileggere, per favore!
C’era una parola che quarant’anni fa scivolava nei grembiuli
scolastici e rimbalzava sui banchi color acquamarina, e alla fine s’è
conficcata nelle nostre teste: rileggere. Le maestre c’insegnavano a
scrivere, ci chiedevano di leggere, ma c’imponevano di rileggere. Oggi
pochi rileggono. I bambini d’allora, conquistati una tastiera e un
indirizzo email, ritengono che la velocità e la quantità siano così
importanti da dover sacrificare tutto. Anche la decenza e la
chiarezza.
Se ricevo
Ho le5ttom le sua propsost3 sul Corrierere circala vipelenza nel
calcio e sono sinceramente stpito dal suo punto di vista. Ma chi
credere di essere? maria Montesori o mandrake?
mi chiedo: il mittente ha bevuto tre Negroni1, prima di mettersi al
computer? O invece è rimasto vittima di un violento attacco
gastrointestinale e, mentre s’allontanava ululando verso il bagno, il
dito indice è caduto sul tasto INVIO? Altrimenti – spero, credo, mi
auguro – avrebbe riletto, e corretto. Il parere sarebbe rimasto
irritante, ma almeno avrei capito subito.
Ho letto le sue proposte sul “Corriere” circa la violenza nel calcio,
e sono sinceramente stupito dal suo punto di vista. Ma chi crede di
essere? Maria Montessori2 o Mandrake?
Per correggere questo testo occorrono trenta secondi. Il mittente,
evidentemente, aveva di meglio da fare.
La non-rilettura ha conseguenze. È raro che renda il testo
incomprensibile, ma è chiaro che porta a correre rischi. Qualcuno
pensa che il correttore automatico risolva tutto, ma non è vero,
perché il correttore s’accontenta che una parola abbia senso compiuto.
Esempio innocuo, ma istruttivo. Mentre preparavo questo libro, ho
ricevuto questa email dal responsabile della casa editrice:
Ottimo. Grazie Beppe. Aspettavo anche io di dirti qualcosa riguardo ai
disegni. Bisognerebbe vedere come si integrano nel testo e nella veste
grafica del volume. Abbiamo forse tempo per praline. Ciao, Carlo
Praline? Un modo per addolcire l’autore? Una nuova consuetudine nel
lavoro editoriale? Ovviamente no: Carlo voleva parlarne. Ha scritto
praline e il correttore automatico, che non distingue tra editoria e
pasticceria, ha dato via libera.
Un piccolo errore come questo va perdonato. Due errori possono
dipendere dalla fretta, tre da un momento particolare (amori
difficili, cattiva digestione). Cinque errori in una email, invece,
sono prova di menefreghismo. È come presentarsi in pubblico coi
calzini bucati.
So cosa state pensando: e gli sms, allora? Ke ne sai? 6 div.to scemo?
Kiama kiss kiss. Risposta: un quindicenne che inviasse messaggi
ortograficamente impeccabili non troverebbe mai la ragazza. Questo mi
sembra un buon motivo per concedergli una dispensa. Ma le email di
oggi sono le lettere di ieri: strumenti adulti, ormai. Ne spediamo di
più, certo, ma questa non è una ragione sufficiente per lanciare
schifezze nel cyberspazio.
(Tratto e adattato da: Beppe Severgnini, L’italiano – Lezioni
semiserie, Milano, Rizzoli, 2007, pp. 116-118)
L1510A0100
A1. Quale tra i seguenti è lo scopo principale per il quale l’autore
ha scritto questo testo?
A. □ Per incoraggiare chi scrive email a fare un uso più sistematico e
frequente del correttore automatico
B. □ Per ricordare con nostalgia le maestre di una volta che
obbligavano i loro alunni a rileggere con cura quel che scrivevano
C. □ Per spiegare quanto è seccante per un autore ricevere commenti
negativi e pieni di sbagli da chi critica i suoi articoli
D. □ Per convincere il lettore che è un comportamento inaccettabile
spedire email piene di errori senza correggerli
L1510A0200
A2. Nella frase “Le maestre c’insegnavano a scrivere, ci chiedevano di
leggere, ma c’imponevano di rileggere” (righe 2-3), i tre verbi creano
un effetto stilistico di
A. □ accumulazione
B. □ contraddizione
C. □ progressione
D. □ ripetizione
L1510A0300
A3. Chi sono “I bambini d’allora”, che hanno conquistato “una tastiera
e un indirizzo email…” (riga 4)?
A. □ Gli adulti di oggi che vogliono imparare a usare il computer e la
posta elettronica
B. □ I bambini di quaranta anni fa che sapevano usare il computer
C. □ I bambini che oggi sanno usare il computer e la posta elettronica
D. □ Gli adulti di oggi che hanno imparato a usare il computer e la
posta elettronica
L1510A0400
A4. Con quale altra parola o espressione si potrebbe sostituire
“decenza” alla riga 5?
A. □ Buona educazione
B. □ Dignità
C. □ Gentilezza
D. □ Giusta misura
L1510A0500
A5. Secondo l’autore, la mancata rilettura delle email è grave
soprattutto perché
A. □ riempie il cyberspazio di schifezze
B. □ manifesta lo scarso rispetto di chi scrive
C. □ rende il messaggio incomprensibile
D. □ impedisce agli adolescenti di trovarsi la ragazza
L1510A0600
A6. Chi sono le persone chiamate “Beppe” e “Carlo” nel messaggio in
corsivo alle righe 26-28?
a.
Beppe è
.........................................................................................
b.
Carlo è
...........................................................................................
L1510A0700
A7. Come definiresti il tono dell’autore quando scrive che il
correttore automatico “non distingue tra editoria e pasticceria”
(righe 30-31)?
A. □ Disilluso
B. □ Ironico
C. □ Sdegnato
D. □ Seccato
L1510A0800
A8. Alla riga 36, la domanda: “e gli sms, allora?” va interpretata
come
A. □ un modo di ribadire la regola appena indicata dall’autore
B. □ l’aggiunta di un esempio a quelli già presentati dall’autore
C. □ una possibile obiezione a quello che l’autore ha appena detto
D. □ una richiesta di spiegazioni complementari su quel che è stato
detto
L1510A0900
A9. Perché l’autore dice: “un quindicenne che inviasse messaggi
ortograficamente impeccabili non troverebbe mai la ragazza” (righe
37-38)?
Perché la ragazza ………………………………………………………………………………………..................
…………………………………………………………………………………………………………………………………….
L1510A1000
A10. Il testo che hai letto è
A. □ una pagina di riflessione su un fenomeno di costume
B. □ una lettera aperta a un giornale quotidiano
C. □ un testo di informazione e di divulgazione informatica
D. □ un capitolo tratto da un manuale scolastico
PARTE PRIMA – TESTO B
La domenica delle follie
In un paese vigeva il rapporto da causa a effetto: ogni cosa succedeva
in modo perfettamente logico e due più due faceva quattro. Uno sapeva
più o meno cosa poteva aspettarsi dalla vita: chi lavorava poteva far
conto sul suo magro stipendio, più gli straordinari più la
tredicesima; e già a gennaio stabilire se avrebbe potuto portare la
famiglia in ferie o solo in gita domenicale o se l’inverno dopo
avrebbe potuto comperare un cappotto nuovo, o far rivoltare quello
vecchio. Chi era negli affari poteva calcolare anche lui, in
proporzione ai rialzi o ai ribassi dei prezzi, quanto avrebbe
guadagnato o rischiato in certi investimenti, e poteva progettare
acquisti di immobili, crociere, amanti bionde di prima, seconda o
terza scelta. Tutto quel che succedeva in bene o in male era nei
limiti del prevedibile: e anche gli imprevisti potevano esser
calcolati entro un certo margine. Era un po’ noioso, ma conforme a
ragione.
A un certo punto presero a verificarsi fatti che esorbitavano da
quest’ordine di cose. La domenica sera alle volte succedeva che un
povero diavolo qualsiasi diventasse di punto in bianco possessore d’un
enorme capitale. I giornali del lunedì riportavano la fotografia della
sua faccia intontita e come brilla, tra donne di casa dal riso
sconvolto, fiaschi sturati, e i visi dei vicini tra verdi d’invidia e
traboccanti d’improvviso affetto. C’era di mezzo una faccenda di
quadratini da riempire con numeri e crocette e le partite di calcio e
tutto il resto3. Parve una cosa da niente, lì per lì, uno scherzo che
con poca spesa da parte d’ognuno serviva a portare la prosperità in
qualche famiglia, una specie di gioco della tombola fatto in tanti.
Invece, una sottile trasformazione s’operava nelle coscienze di tutti
i cittadini.
Ogni settimana, a mano a mano che ci s’avvicinava alla domenica,
l’ordine dei pensieri d’ognuno anziché seguire come sempre le regole
della logica e dell’aritmetica, manifestava una tendenza crescente a
seguire vie arbitrarie. L’impiegato, facendo i conti di quanti mesi
gli mancavano per liberarsi da un dato debito che gli rodeva il già
magro stipendio, non poteva non tener conto del fatto che il lunedì
venturo non ci sarebbe stato nulla di strano se lui avesse potuto
pagare il debito non solo, ma anche acquistare un panfilo4, un
aeroplano e una piantagione di barbabietole da zucchero. Di lì a
calcolare come la dote di sua figlia sarebbe dipesa dal prezzo dello
zucchero sul mercato internazionale e dal cercare mentalmente tra i
nomi dei giovani miliardari quello di un pretendente per sua figlia,
il passo era breve. E poi non gli restava che decidere per esempio
che, se il numero delle righe di una pratica d’ufficio era pari lui
avrebbe vinto, se dispari perso; o che se tornando a casa sarebbe
riuscito a fare tutto un tratto di marciapiede sulla stessa fila di
mattonelle la vincita era sicura: così l’irrazionalità passava dal
dominio dei più segreti pensieri a quello dell’azione, e gli atti
irrazionali producevano conseguenze più irrazionali ancora, e la
storia degli uomini si ritrovava alle prese con l’ignoto.
L’eventualità dell’enorme ricchezza su cui ciascuno poteva contare per
la fine della settimana non era solo una tentazione dei poveri: anche
i ricchi ormai, oltre al proprio capitale, alle aziende che
possedevano, tenevano in fondo a ogni loro pensiero quella riserva
segreta e la facevano pesare nelle trattative d’affari, talvolta col
successo d’un fortunato bluff al poker: ma non era un bluff, ognuno
credeva fermamente che come al pensionato della settimana prima, al
secondino5 dell’altra volta, al tramviere dell’anno scorso, potesse
questa settimana succedere a lui.
Mai da cinquecento anni a questa parte l’irrazionale aveva avuto un
così incontrastato trionfo. Perché il gioco dei numerini nei quadretti
pareva fatto apposta per dare scacco matto alla ragione. Se uno
s’impegnava di giocare facendo calcoli sensati non guadagnava niente;
se impiegava quattrini in giocate sistematiche perdeva capitali senza
frutto. Le fortune grosse toccavano solo a chi si muoveva a caso. Ma
quando qualcuno alla domenica sera, saputi i risultati, già si credeva
un nababbo e offriva vino a tutti i compaesani, l’indomani sapeva
d’aver vinto appena quattromila lire. E quando uno già sapeva d’aver
vinto cento milioni, apprendeva poi che per un qualsiasi erroruccio di
trascrizione o della burocrazia del gioco, era ricondannato alla
miseria vita natural durante.
Ecco che la domenica tornava ad avere per gli uomini increduli un
significato trascendente: era la giornata del cieco e folle Caso.
Tornava il tempo degli amuleti, degli oroscopi, degli stregoni. Le
stelle, non più trattenute nei circuiti prefissati da Newton e da
Einstein, riprendevano con le loro mani astrali a trarre i fili delle
nostre vite. Forse ogni oggetto, ogni incontro non era che un segno
d’un cifrario di verità impensabili. Forse nella mela che cade, nella
radio che suona non una fredda e severa legge fisica agisce ma un
invisibile maligno diavolino.
Verso le cinque, le sei di ogni domenica la radio trasmetteva i
risultati, e i bar fissavano sui tabelloni le targhette dei numeri a
ogni partita. I passanti tiravano fuori la schedina, e con ritmico
moto del capo, a bocca aperta, controllavano. Poi scrollavano il capo,
appallottolavano la carta, se ne andavano. Tutto tornava al proprio
posto, a ogni causa rispondeva un effetto, Bacone, Galileo tornavano
sui loro troni, e il frigorifero da finir di pagare, e le scarpe e i
libri per il figlio che va a scuola tornavano problemi da risolvere
poco a poco, un mese sull’altro, se non aumentavano gli affitti. E
come poteva mai essere diversamente?
C
(Tratto e adattato da: “La domenica delle follie”, in Italo Calvino,
Romanzi e racconti, volume III, pp. 1005-1008, Arnoldo Mondadori
Editore, Milano, 2005)
osì lunedì, martedì, forse mercoledì la ragione poteva credere di
regnare ancora su una umanità a lei devota. Ma già la domenica
s’avvicinava, già a una a una le persone più sagge e sicure traevano
di tasca il pallido, sfuggente foglio della schedina e firmavano il
contratto di vendita dell’anima loro ragionevole al diavolo
dell’irrazionalità.
L1510B0100
B1. La storia raccontata nel testo fa riferimento a fatti che
A. □ si ripetono nel tempo in modo ciclico
B. □ si legano l’uno all’altro casualmente
C. □ si succedono a ritmo incalzante
D. □ si susseguono in modo illogico
L1510B0200
B2. Nel primo capoverso che cosa accomuna “chi lavorava” e “chi era
negli affari”?
Li accomuna il fatto che sia gli uni sia gli altri
…………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………….
L1510B0300
B3. Il “rapporto da causa a effetto” che vige nel paese è
improvvisamente sospeso perché
A. □ tutti si arricchiscono improvvisamente e ciò modifica la
coscienza dei cittadini
B. □ per una cosa da niente le persone diventano a poco a poco malate
di mente
C. □ accadono di punto in bianco fatti cosmici del tutto imprevedibili
D. □ le persone si accorgono che il gioco potrebbe arricchirle
all’improvviso
L1510B0400
B4. Che cosa significa il verbo “esorbitare” alla riga 12?
A. □ Spaziare
B. □ Uscire dai limiti
C. □ Esagerare
D. □ Seguire l’orbita
L1510B0500
B5. Nella frase “manifestava una tendenza crescente a seguire vie
arbitrarie” (righe 22-23), le “vie arbitrarie” sono delle vie
A. □ pericolose, che portano alla rovina
B. □ assurde e irrazionali
C. □ scelte liberamente da ciascuno
D. □ inventate e sconosciute
L1510B0600
B6. Che cosa significa l’espressione “il passo era breve” (righe
29-30)?
A. □ Il passaggio era stretto
B. □ Era facile sbagliarsi
C. □ Si camminava a passi piccoli
D. □ Ci voleva poco
L1510B0700
B7. Alla riga 33 si legge “l’irrazionalità passava dal dominio dei più
segreti pensieri a quello dell’azione”. Questo passaggio all’azione si
manifestava nel fatto che le persone
A. □ prendevano decisioni azzardate
B. □ si lasciavano guidare dall’ignoto
C. □ compivano atti dettati dalla superstizione
D. □ passavano ore sognando a occhi aperti
L1510B0800
B8. Nella frase “L’eventualità dell’enorme ricchezza su cui ciascuno
poteva contare per la fine della settimana”(righe 35-36) c’è un
sottile contrasto voluto dall’autore; tale contrasto si ritrova anche
in tutto il testo. Fra quali parole della frase si avverte questo
contrasto? Trascrivile.
Fra ............................................... e
............................................................
L1510B09D0 - L1510B09B0 - L1510B09E0 - L1510B09A0 - L1510B09C0
B9. Segna con una crocetta nelle due colonne della tabella gli
elementi legati a una visione della realtà conforme a ragione e quelli
legati a una visione immaginaria connessa alle vincite al gioco.
Metti una crocetta per ogni riga.
Visione
conforme a ragione
Visione immaginaria connessa alle vincite al gioco
a)
Pensare a un giovane miliardario quale pretendente della propria
figlia


b)
Progettare per la famiglia le ferie o solo una gita domenicale


c)
Prevedere gli investimenti in base all’andamento dei prezzi


d)
Calcolare gli imprevisti entro un certo margine


e)
Acquistare un panfilo, un aeroplano e una piantagione


L1510B1000
B10. Il pronome personale “lui” alla riga 41 sta al posto di
A. □ ciascuno
B. □ il secondino
C. □ il pensionato
D. □ il ricco
L1510B1100
B11. Il senso della frase “Tornava il tempo degli amuleti, degli
oroscopi, degli stregoni” (riga 53) è anticipato da una frase
precedente. Quale?
A. □ C’era di mezzo una faccenda di quadratini da riempire con numeri
e crocette
B. □ Anche i ricchi tenevano in fondo a ogni loro pensiero quella
riserva segreta
C. □ Tutto quel che succedeva in bene o in male era nei limiti del
prevedibile
D. □ Mai da cinquecento anni l’irrazionale aveva avuto un così
incontrastato trionfo
L1510B1200
B12. La parola “schedina” appare solo verso la fine del testo, due
volte (riga 59 e riga 68). Nella prima parte del testo l’autore parla
già della schedina, ma usa un giro di parole invece della parola
stessa.
Cerca una di tali espressioni o perifrasi che stanno per “schedina” e
trascrivila.
.........................................................................................................................................
L1510B1300
B13. Perché i passanti controllavano i risultati “con ritmico moto del
capo”?
A. □ Perché tentennavano la testa in segno di dubbio
B. □ Perché andavano con lo sguardo dal tabellone alla schedina
C. □ Perché scrollavano il capo accorgendosi di aver perso
D. □ Perché seguivano il ritmo dei dati trasmessi alla radio
L1510B1400
B14. Alle righe 62-63 l’autore sceglie di accostare nella stessa frase
“Bacone, Galileo tornavano sui loro troni” e “il frigorifero da finir
di pagare, e le scarpe e i libri per il figlio che va a scuola”.
Questo accostamento dà alla frase un tono
A. □ fantastico
B. □ solenne
C. □ umoristico
D. □ sublime
L1510B1500
B15. In quali giorni della settimana le persone riacquistano la
ragione?
……………………………………………………………………………………………………….
L1510B1600
B16. Perché l’autore dice che la schedina è “il contratto di vendita
dell’anima loro ragionevole al diavolo dell’irrazionalità” (righe
68-69)?
A. □ Perché compilare la schedina vuol dire rinunciare alla ragione e
lasciarsi tentare dall’azzardo
B. □ Perché giocando gli uomini si affidano al diavolo per risolvere i
loro problemi quotidiani
C. □ Perché gli uomini nel fondo dell’anima hanno uno smodato
desiderio di arricchirsi con il gioco
D. □ Perché è la schedina che permette la trasformazione da povero
diavolo a miliardario
L1510B1700
B17. In quale luogo e in quale tempo l’autore ambienta la narrazione?
A. □ In tempi e spazi indeterminati
B. □ In un paese conosciuto e in un tempo ben definito
C. □ In tempi e luoghi fiabeschi e fantastici
D. □ In tempi e spazi remoti, più di cinquecento anni fa
L1510B1800
B18. Nella tabella sono riportati in disordine i principali eventi del
racconto. Ordinali dal primo all’ultimo inserendo in ciascuna riga un
numero da 1 a 5.
Principali eventi del racconto
Ordine
a)
Qualcuno comincia ad avere colpi di fortuna
………….
b)
Anche i più saggi vendono l’anima al diavolo del gioco
………….
c)
La mania del gioco si diffonde gradualmente, coinvolgendo poveri
e ricchi
………….
d)
Nel paese vige l’ordine della ragione
………….
e)
Le persone cercano e trovano ovunque segni premonitori delle
future vincite
………….
PRIMA PARTE – TESTO C
LA SFORTUNA DI NON ESSERE
IN VIA DI ESTINZIONE
di Vittorio Zucconi
Al lupo! Al lupo! E a furia di gridare al lupo, il lupo arrivò
davvero. Arrivarono in tanti, più di quanti avevano sperato gli amici
di questo stupendo animale, nel 1995, quando un gruppo di sessantasei
lupacchiotti e lupacchiotte grigi catturati nelle foreste del Canada
furono trapiantati nel parco di Yellowstone.
Erano ragazzi, adolescenti non ancora adulti, e fecero un viaggio
terribile. Anestetizzati, poi sedati, ingabbiati, e trasportati in
camion, dovettero aspettare 36 ore alla fine del lungo viaggio prima
che un giudice respingesse la petizione presentata in extremis dalla
associazione degli allevatori del Wyoming6.
Furono finalmente liberati dalle gabbie e sistemati in un ranch perché
si acclimatassero e diventassero adulti. Si acclimatarono così bene, e
gradirono talmente la rispettiva compagnia, che diciassette anni dopo,
quando quei primi arrivati hanno raggiunto quel pezzetto di cielo nel
quale i lupi corrono fra le nuvole, sono diventati migliaia. Quasi
duemila lupi grigi, e fra di loro centonove coppie sposate e
attivissime oggi si muovono nel nord ovest degli Stati Uniti, dove non
vivevano più da quando l’ultimo di loro era stato ucciso dai
cacciatori nel 1926.
Il premio, per essere tornati e per essere cresciuti tanto, è che ora
potranno essere di nuovo uccisi, con fucili o con l’atrocità delle
trappole. Quel numero di nuovi nati e di adulti li ha tolti
ufficialmente dalla lista delle specie minacciate di estinzione e
dunque possono essere di nuovo obiettivo del più spietato predatore
che la Terra abbia mai prodotto: noi uomini. La loro colpa è di avere
fatto i lupi, colpa che può sorprendere chi pensasse che un lupo
quello sa fare e non molto altro. E di averlo fatto troppo bene.
Essendo creature particolarmente intelligenti e organizzate, e non
avendo grandi nemici naturali (noi a parte) visto che anche gli orsi
preferiscono stare alla larga dai lupi e anche dai cuccioli
accompagnati da parenti, hanno capito in fretta che mucche e buoi sono
ottime fonti di nutrimento, con il vantaggio di essere molto più
pratiche dei bisonti, che a volte si scocciano di fare da preda e
usano le loro corna.
I ranch e gli allevamenti della zona, quelli che avevano
disperatamente combattuto nei tribunali contro il ritorno del lupo, si
sono finalmente ribellati, ora che il numero dei branchi e delle
coppie fertili si avvicina ai duemila e hanno avuto dal governo il
permesso di abbatterli nei mesi di ottobre e novembre 2012.
Potranno sopravvivere, nel parco di Yellowstone, nel Montana,
nell’Idaho, non più di 400 animali, considerata la quantità minima
indispensabile per garantire la diversità del DNA fra i nuovi nati e
quindi la sopravvivenza della specie. Sarà una strage.
Ne saranno felici gli allevatori, le mucche, i manzi e soprattutto le
alci, che in assenza dei loro avversari naturali si erano moltiplicate
fuori controllo. Avevano rosicchiato la scorza di abeti e brucato le
piante più basse, mettendo nei guai le foreste, facendo entrare più
luce solare, scaldando l’acqua dei torrenti, e decimando trote e altri
pesci che preferiscono temperature più basse.
Quei duemila lupi, instancabili cacciatori, avevano cominciato a
ristabilire un po’ di equilibrio ecologico nel quale tutto,
vegetazione e animali, acqua e luce, si tiene sul filo. E ora, per
avere fatto quello che gli uomini avevano chiesto a quei sessantasei
pionieri deportati in gabbie dal Canada, per essersi acclimatati e
riprodotti, per avere protetto i loro cuccioli e riportato un po’ di
ordine nel mondo crudele, ma spietatamente logico di mamma Natura,
saranno fucilati. O, peggio, torturati dalle ganasce di ferro delle
trappole che imprigionano le loro zampe e li uccidono lentamente.
Chissà che favole racconteranno le lupe ai loro cuccioli, per tenerli
buoni e farli addormentare. Dormi, lupetto, stai quieto, perché
altrimenti arriva la nonnina.
(Tratto e adattato da: Vittorio Zucconi, Hotel America – La sfortuna
di non essere in via di estinzione, da «D la Repubblica delle donne»,
in http://d.repubblica.it, 29 settembre 2012)
L1510C0100
C1. Qual è stato il percorso dei lupi?
a. Dove sono stati catturati? ……………………………………………………………………………………
b. Dove sono stati trapiantati? ………………………………………………….……………………………..
L1510C0200
C2 Alla fine del loro viaggio in camion, i lupi
A. □ furono rimandati indietro dopo la petizione degli allevatori del
Wyoming
B. □ furono subito liberati dalle gabbie e introdotti in un ranch per
acclimatarsi
C. □ furono liberati nelle foreste perché potessero acclimatarsi
D. □ furono tenuti nelle gabbie molte ore in attesa della decisione
del giudice
L1510C0300
C3. Alla riga 7, “in extremis” si può sostituire con
A. □ all’ultimo momento
B. □ in modo intransigente
C. □ al culmine
D. □ con un’estrema puntualità
L1510C0400
C4. In una parte del testo ci sono delle frasi che spiegano
esattamente il senso del titolo. Indica in quali righe puoi trovare
una di queste frasi.
Da riga …………… a riga ……………
L1510C05D0 - L1510C05B0 - L1510C05C0 - L1510C05A0
C5. Alcune parole o espressioni nel testo (righe 16-21) sono usate in
senso ironico. Quali?
Metti una crocetta per ogni riga.
Parole o espressioni
Senso ironico
Senso non ironico
a)
colpa


b)
atrocità


c)
spietato predatore


d)
premio


L1510C0600
C6. Nella frase «E di averlo fatto troppo bene» (riga 21) il pronome
“-lo” si riferisce
A. □ al “mestiere” di lupo
B. □ al “premio” che attende i lupi
C. □ al “numero” dei lupi
D. □ all’“obiettivo” dei lupi
L1510C07D0 - L1510C07B0 - L1510C07C0 - L1510C07A0
C7. Indica se le seguenti informazioni sono vere o false.
Metti una crocetta per ogni riga.
Informazioni
Vero
Falso
a)
Nel 2012 le associazioni di allevatori hanno ottenuto dal
governo il permesso di abbattere una parte dei lupi


b)
Nel 1995 le associazioni di allevatori ottennero dal governo il
permesso di bloccare l’introduzione di lupi


c)
Gli esemplari di lupo grigio ebbero notevoli difficoltà ad
abituarsi alla nuova situazione


d)
Nel 1995 gli allevatori del Wyoming erano contrari
all’introduzione di esemplari di lupo grigio


L1510C08D0 - L1510C08B0 - L1510C08E0 - L1510C08A0 - L1510C08C0
C8. Alcune frasi del testo contengono informazioni che a volte sono
date come semplici fatti, altre volte invece sono presentate in un
modo che fa intravedere il punto di vista dell’autore.
Indica quali delle seguenti frasi esprimono solo fatti e quali
esprimono fatti e punti di vista dell’autore.
Metti una crocetta per ogni riga.
Frasi del testo che…
…esprimono solo fatti
…esprimono fatti e punti di vista
a)
Potranno sopravvivere, nel parco di Yellowstone, nel Montana,
nell’Idaho, non più di 400 animali (righe 31-32)


b)
L’ultimo di loro era stato ucciso dai cacciatori nel 1926 (righe
14-15)


c)
Per aver protetto i loro cuccioli saranno fucilati (righe 42-44)


d)
Erano ragazzi, adolescenti non ancora adulti, e fecero un
viaggio terribile (riga 5)


e)
Essendo creature particolarmente intelligenti e organizzate, e
non avendo grandi nemici naturali (noi a parte) (righe 21-22)


L1510C0900
C9. Rileggi la parte di testo che va dalla riga 34 alla riga 38:
“Ne saranno felici gli allevatori, le mucche, i manzi e soprattutto le
alci, che in assenza dei loro avversari naturali si erano moltiplicate
fuori controllo. Avevano rosicchiato la scorza di abeti e brucato le
piante più basse, mettendo nei guai le foreste, facendo entrare più
luce solare, scaldando l’acqua dei torrenti, e decimando trote e altri
pesci che preferiscono temperature più basse.”
Quale tra i seguenti schemi, riproduce correttamente i rapporti di
causa-effetto presenti nel brano che hai letto?
 = è causa di
A. □
B. □
C. □
aumento esagerato di alci

assenza di lupi

maggiore insolazione

riscaldamento acque dolci
e diradamento foreste

riduzione numero dei pesci
assenza di lupi

aumento esagerato di alci

diradamento foreste

maggiore insolazione

riscaldamento acque dolci

riduzione numero dei pesci
diradamento foreste

assenza di lupi

aumento esagerato di alci

maggiore insolazione

riscaldamento acque dolci

riduzione numero dei pesci
L1510C1000
C10. Alla riga 41 l’autore definisce i sessantasei lupi originari del
Canada “pionieri”. In che senso sono stati pionieri?
A. □ Hanno avuto la meglio sui loro avversari naturali, le alci
B. □ Si sono insediati in un territorio nuovo e lo hanno popolato
C. □ Hanno colonizzato il territorio distruggendo gli altri animali
D. □ Si sono moltiplicati a dismisura, fuori controllo
L1510C11D0 - L1510C11B0 - L1510C11E0 - L1510C11A0 - L1510C11C0
C11. I lupi sono stati “deportati” (riga 42). Quali parole o
espressioni del testo sono vicine, dal punto di vista del significato,
all’idea di deportazione?
Metti una crocetta per ogni riga.
Parole o espressioni
Vicine all’idea
di deportazione
Non vicine all’idea di deportazione
a)
trapiantati


b)
petizione


c)
viaggio lungo e terribile


d)
catturati


e)
specie minacciata di estinzione


L1510C1200
C12. Alla riga 44 si legge: “saranno fucilati. O, peggio, …”. Che cosa
è peggio della fucilazione?
…………………………………………………………………………………………………………………………………….
L1510C1300
C13. “Chissà che favole racconteranno le lupe ai loro cuccioli, per
tenerli buoni e farli addormentare. Dormi, lupetto, stai quieto,
perché altrimenti arriva la nonnina”. Perché l’autore nel finale fa
riferimento a una famosa fiaba invertendo i ruoli dei personaggi?
A. □ Per sottolineare che, dal punto di vista del lupo, il vero nemico
è l’uomo
B. □ Per suggerire che anche i lupi conoscono fiabe come quella di
Cappuccetto Rosso
C. □ Per far capire che anche i cuccioli degli animali hanno bisogno
di fiabe per addormentarsi
D. □ Per ricordare ai lupacchiotti che i lupi mangiano le nonnine
L1510C1400
C14. Alla luce di quanto hai letto, puoi affermare che il titolo ha un
tono di
A. □ aspra polemica
B. □ amara ironia
C. □ divertito sarcasmo
D. □ triste rimpianto
L1510C1500
C15. Secondo te, qual è l’argomento più convincente di chi vuole
uccidere i lupi e qual è l’argomento più convincente di chi vuole
difenderli?
a.
Chi vuole uccidere i lupi sostiene che ……………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………….
b.
Chi vuole difendere i lupi sostiene che ………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………….
PRIMA PARTE – TESTO D

L1510D01D0 - L1510D01B0 - L1510D01E0 - L1510D01A0 - L1510D01C0
D1. Questi dati sulla vecchiaia in Italia sono stati estratti da un
rapporto ISTAT intitolato Italia in cifre 2011, 1861-2011 150°
anniversario Unità d’Italia. Quali delle seguenti informazioni
potrebbero trovarsi nello stesso rapporto, e quali probabilmente no?
Metti una crocetta per ogni riga.
Informazioni
Probabilmente Sì
Probabilmente No
a)
Alcuni cenni storici sul ruolo svolto da Mazzini e Garibaldi nel
Risorgimento italiano


b)
Una tabella sul livello di istruzione della popolazione in
Italia


c)
L’evoluzione nel tempo della percentuale di agricoltori fra le
persone attive in Italia


d)
Una carta geografica dei fiumi italiani


e)
La curva dell’andamento nel tempo del PIL (Prodotto Interno
Lordo) italiano


L1510D0200
D2. Dalle informazioni presentate si può capire che in Italia i
censimenti ISTAT si svolgono ogni
…………………………………….…………… anni.
L1510D0300
D3. Le bambine nate nel 1881 ebbero, in media, una vita più breve di
quella che avranno le bambine nate nel 2010. Quanti anni in meno,
approssimativamente?
A. □ Trentacinque
B. □ Otto
C. □ Dieci
D. □ Quarantotto
L1510D0400
D4. Fra il 1861 e il 2010 la percentuale di persone oltre i
settantacinque anni è passata
A. □ dal 33% al 43%
B. □ dal 2% al 9,7%
C. □ dall’1% al 10%
D. □ dal 13% al 5%
L1510D0500
D5. Nel 2010, la classe di età delle persone fra 40 e 44 anni è la più
numerosa. Nel 1861, al momento dell’Unità d'Italia, la classe di età
più numerosa era quella delle persone
fra …………………… e …….…………… anni.
L1510D0600
D6. Il primo grafico, che rappresenta la distribuzione delle classi di
età nel 1861, ha la forma di un triangolo. Il secondo grafico, che
rappresenta la distribuzione nel 2010, ha la forma di un fungo. La
differenza tra i due profili si può spiegare con alcuni cambiamenti
intervenuti nella vita degli italiani.
a) Quale cambiamento spiega perché la base del grafico è meno larga
nel 2010 che nel 1861?
..................................................................................................................................
b.
Quale cambiamento spiega perché la parte alta del grafico è più
larga nel 2010 che nel 1861?
............................…………….……………..........................................................................
L1510D0700
D7. Come si può definire il tasso di mortalità in Italia durante gli
ultimi trent’anni?
A. □ Sostanzialmente stabile
B. □ In forte diminuzione
C. □ In forte aumento
D. □ L’informazione non si può ricavare dai dati presentati
L1510D0800
D8. Perché il rapporto percentuale fra popolazione in età non attiva e
popolazione in età attiva si chiama “Indice di dipendenza”?
A. □ Perché è necessario che il rapporto resti sempre intorno al 50%
B. □ Perché il lavoro degli attivi serve anche a mantenere i bambini e
a pagare le pensioni degli anziani
C. □ Perché la percentuale di giovani e di anziani dipende
statisticamente dal numero di adulti in età attiva
D. □ Perché i giovanissimi e i pensionati hanno meno diritti della
popolazione in età attiva
L1510D0900
D9. Il “tasso migratorio” era negativo nel 1961 (-2,8), ma è diventato
positivo dal 1991 in poi. Questa evoluzione significa che
A. □ a poco a poco, in Italia l’immigrazione e l’emigrazione hanno
raggiunto l’equilibrio
B. □ dagli anni ’90 in poi, gli italiani emigrano sempre meno verso
l’America o verso gli altri paesi europei
C. □ l’immigrazione dall’estero verso l’Italia supera ormai
l’emigrazione dall’Italia verso l’estero
D. □ negli ultimi trent’anni c’è stata un’ondata crescente di
emigrazione dall’Italia
PARTE SECONDA
Grammatica
L1510E0100
E1. Osserva attentamente queste due serie di aggettivi, tutti derivati
da verbi.
Serie 1
Serie 2
desiderabile
leggibile
apprezzabile
prevedibile
adattabile
deperibile
praticabile
sostituibile
Nella Serie 1 prima del suffisso -bile c’è la vocale tematica -a-,
nella Serie 2 prima del suffisso -bile c’è la vocale tematica -i-.
Come spieghi questa differenza?
A. □ La prima serie ha significato attivo, la seconda ha significato
passivo
B. □ La prima serie deriva da verbi della prima coniugazione, la
seconda da verbi della seconda e terza coniugazione
C. □ La prima serie deriva da verbi con l’aggiunta di un prefisso, la
seconda serie deriva da verbi privi di prefisso
D. □ La prima serie indica azioni possibili, la seconda azioni
obbligatorie
L1510E0201 - L1510E0202- L1510E0203 - L1510E0204 - L1510E0205 -
L1510E0206 - L1510E0207- L1510E0208 - L1510E0209 - L1510E0210
E2. Completa le seguenti parole inserendo correttamente -scie-, -sce-,
-cie-, -ce-.
1.
a…………nsore
2.
…………nografo
3.
pastic…………ria
4.
fanta…………nza
5.
benefi…………nza
6.
effi…………nza
7.
co…………nza
8.
ac…………care
9.
la…………resti
10.
vi…………nda
L1510E03D0 - L1510E03B0 - L1510E03E0 - L1510E03A0 - L1510E03C0
E3. La congiunzione perché può avere due valori: causale e finale.
Indica se nei seguenti periodi le frasi introdotte da perché esprimono
una causa o un fine.
Metti una crocetta per ogni riga.
Causa
Fine
a)
Perché il raffreddore passi alla svelta bisogna starsene in casa
al caldo.


b)
Quest’anno voglio fare una vacanza diversa perché sono stanca di
andare sempre nei soliti posti.


c)
Non ho comprato il vestito perché costava troppo.


d)
Non so cosa fare perché tu la smetta di dire bugie!


e)
Non si vedeva a un metro di distanza perché la nebbia era
fittissima.


L1510E04D0 - L1510E04B0 - L1510E04E0 - L1510E04A0 - L1510E04F0 -
L1510E04C0
E4. Leggi la seguente voce tratta da un dizionario
poco [pò-co] agg., pron., avv., s. (f. -ca; pl. m. -chi, f. -che;
compar. meno; superl. pochissimo; si contrappone a molto o a tanto)
agg. indef. (anteposto al s.)
1. (al pl., con nomi di cose numerabili) In numero esiguo: a teatro
c'erano p. spettatori; mancano p. minuti all'arrivo del treno;
2. (al sing., con nomi di cose non numerabili) In quantità o in misura
scarsa: p. luce; p. minestra; p. denaro; p. traffico; p. gente […]
pron. indef. […]
[ETIM] lat. Paucum
sec. XIII
Sulla base di quanto dice il dizionario e delle tue conoscenze indica
se ciascuna delle seguenti affermazioni è vera o falsa.
Metti una crocetta per ogni riga.
La parola ‘poco’
Vero
Falso
a)
è una parola entrata recentemente nell'italiano


b)
quando svolge la funzione di avverbio è invariabile


c)
deriva dal latino


d)
può essere aggettivo, pronome, avverbio, sostantivo


e)
associata alla parola ‘sangue’ è sempre al singolare


f)
quando è aggettivo ha il genere ma non il numero


L1510E05A0 - L1510E05B0 - L1510E05C0 - L1510E05D0 - L1510E05E0
E5. Nell’elenco qui sotto compaiono alcuni aggettivi derivati da verbi
con l’aggiunta del suffisso –evole. Indica per ognuno di essi se il
suffisso dà all’aggettivo valore attivo o passivo, scegliendo l’alternativa
corretta.
a)
favorevole

che favorisce

che può essere favorito
b)
confortevole

che conforta

che deve essere confortato
c)
ammirevole

che ammira

che merita di essere ammirato
d)
disonorevole

che disonora

che viene disonorato
e)
maneggevole

che maneggia

che può essere maneggiato
L1510E0600
E6. Nella frase “Nel cassetto dove di solito mettiamo i documenti non
ho trovato niente”, dove è un pronome relativo che può essere
sostituito da
………………………………………………………………………………………………………………………
L1510E0700
E7. Leggi il periodo che segue.
“Ho letto sull’enciclopedia e ho visto in un documentario che la
savana è un ambiente in cui fa molto caldo, piove poco, abbondano gli
animali selvatici”.
Inserisci le diverse frasi nello schema, rispettandone i rapporti
gerarchici.

L1510E0800
E8. In quale delle seguenti frasi l’infinito ha funzione di nome?
A. □ Anna ha capito di avere sbagliato.
B. □ Il troppo ridere mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.
C. □ Ti piacerebbe mangiare un gelato?
D. □ Ieri siamo andati tutti insieme a vedere un film interessante.
E9. Leggi questo dialogo telefonico fra due amici.
“Ciao Marco, come va?”
“Bene Franco, e tu?”
“Bene. Ti telefono perché ho avuto un’idea: perché non vieni qui da me
in Sardegna, quest’estate?”
“Bello, mi piacerebbe… Ma quest’estate devo andare negli Stati Uniti…”
“E quando pensi di andarci?”
“A luglio, ho già il biglietto”
“Beh, allora potresti venire ad agosto… Che ne dici?”
“Mah, ci penso, mi piacerebbe tanto venire… Ci penso e poi ti faccio
sapere”
“D’accordo, io aspetto. Ciao Marco, a risentirci presto!”
“Ciao, e grazie!”
L1510E09A0
a) In base al dialogo si può dire con certezza che
A. □ uno degli interlocutori si trova in Sardegna, l’altro si trova
negli Stati Uniti
B. □ entrambi gli interlocutori sono in Sardegna
C. □ entrambi gli interlocutori sono negli Stati Uniti
D. □ un interlocutore è in Sardegna, l’altro è altrove ma non negli
Stati Uniti
L1510E09B0
b) Scegli fra quelli elencati qui sotto i due elementi linguistici del
dialogo che ti hanno permesso di rispondere alla domanda precedente.
A. □ “qui da me in Sardegna”
B. □ i verbi telefonare e aspettare
C. □ i verbi andare e venire
D. □ “questa estate”
E. □ “ad agosto”
F. □ “a risentirci presto”
PARTE TERZA
Completa il testo che segue, inserendo negli spazi vuoti le parole
adatte (una sola per ogni spazio). Le parole devono essere appropriate
dal punto di vista lessicale e sintattico ed essere coerenti con il
significato complessivo del testo.
Prima di incominciare, leggi tutto il testo.
Tutti sappiamo che le varie parti del mondo hanno avuto storie
diverse. Nel 1500, all’inizio dell’espansione …………………………. (1) europea,
le …………………………. (2) fra i continenti erano già grandi. In gran parte
dell’Europa, dell’Asia e del Nord Africa vi …………………………. (3) civiltà
tecnologiche con …………………………. (4) sociali complesse, …………………………. (5)
delle quali addirittura alla vigilia dell’industrializzazione. In
America, esistevano due società complesse, Inca e Aztechi, che non
avevano però sviluppato una sufficiente …………………………. (6) dei metalli.
L’Africa sub-sahariana era …………………………. (7) fra staterelli e tribù in
possesso della tecnologia del ferro. Tutti gli altri …………………………. (8) –
australiani, guineiani, abitanti delle isole del Pacifico, indiani
americani, alcuni africani – vivevano in …………………………. (9) di
agricoltori o addirittura in bande di cacciatori-raccoglitori e
utilizzavano solo utensili di …………………………. (10).
È evidente che queste disparità furono la …………………………. (11) prossima
dell’ineguaglianza del mondo: fu facile per società complesse e dotate
di …………………………. (12) sconfiggere tribù armate solo di pietre e bastoni.
Simili diversità sono la base dell’intera storia del mondo, anche se
le loro origini sono tutt’altro che chiare.

1 Negroni: cocktail-aperitivo alcolico, che ha preso il nome dal suo
inventore, il conte Negroni.
2 Maria Montessori è stata un medico-pedagogista di fama
internazionale che ha fondato un metodo di educazione e istruzione
ancor oggi diffuso in molte scuole.
3 Ci si riferisce qui al gioco popolare del Totocalcio, che consiste
nel compilare una schedina a più colonne e fa riferimento alle partite
di calcio della domenica. Vince chi riesce a fare tredici, a
indovinare cioè gli esiti delle tredici partite presenti nella
schedina.
4 Imbarcazione di lusso adibita a uso ricreativo e/o sportivo.
5 Guardia carceraria, termine oggi sostituito con agente di custodia o
operatore carcerario.
6 Wyoming: si trova, come gli altri Stati nominati in seguito, nel
nord-ovest degli USA; in questi Stati si trova il Parco Nazionale di
Yellowstone.
1

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  • MUJERES DIRECTIVAS BAJO EL TECHO DE CRISTAL NURIA CHINCHILLA
  • ÖĞRENCİ STAJ BİLGİLERİ BELGESİ (ÖĞRENCI STAJ KABUL YAZISI
  • 45072DOC ORDEN FORAL DE DEL CONSEJERO DE SALUD